Sessismo democratico. L'uso strumentale delle donne nel neoliberismo

Riferimento: 9788857508238

Editore: Mimesis
Autore: Simone A. (cur.)
Collana: Eterotopie
In commercio dal: 12 Ottobre 2011
Pagine: 218 p., Libro in brossura
EAN: 9788857508238
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Descrizione

Oggi nessuna agenzia sociale o istituzionale, così come nessuna forma di organizzazione dei saperi e della comunicazione di massa considera secondarie le donne. Sulle donne si organizzano master, corsi di formazione, campagne pubblicitarie e campagne antidiscriminazione. Delle donne si occupano il diritto, l'economia, la criminologia, la politologia, la comunicazione, il marketing etc. Eppure all'interno di queste pratiche e di questi discorsi la donna appare sempre come una vittima, docile e subalterna, o al contrario come un'erinni dei giorni nostri maschilizzata, aggressiva, violenta, spregiudicata. L'inclusione delle donne nella vita pubblica, insomma, è l'ultima frontiera del politically corred, ma sicuramente si organizza a partire da forme di produzione dello stigma che trasformano la differenza stessa in mero differenzialismo, ovvero in un potere in cui le stesse donne vengono oggettivate e, contemporaneamente, desoggettivate. Non si tratta, evidentemente, di sostituire il potenziale della differenza con la logica del ritorno all'eguaglianza, né tantomeno con la logica dell'emancipazionismo. Ciò che scompare da questo tipo di narrazioni, semmai, è proprio la complessità, nonché l'eccedenza, ovvero quel bisogno di non sganciare il corpo femminile dalla sua forma di vita, dalla singolarità della sua esperienza, che certo non può ridursi a mero oggetto del discorso pubblico o ad un corpo sociale identificabile attraverso le ripartizioni identitarie.