Cassa per il Mezzogiorno nel Lazio. Strategie per lo sviluppo di un'economia di frontiera (1950-1993) (La)

Riferimento: 9788849861181

Editore: Rubbettino
Autore: Palermo Stefano
Collana: Finisterrae
In commercio dal: 28 Dicembre 2019
Pagine: 310 p., Libro in brossura
EAN: 9788849861181
18,00 €
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Descrizione

La storia dei divari territoriali è un elemento essenziale per comprendere la dinamica dello sviluppo economico italiano tra la golden age e la globalizzazione degli anni Duemila; coerentemente con la più aggiornata letteratura internazionale, anche la questione meridionale può dunque essere inserita in una analisi di lungo periodo in grado di evidenziare i nessi e le inferenze tra le dinamiche nazionali e i cicli dell'economia globale. Muovendo da questa prospettiva, le vicende della Cassa per il Mezzogiorno e del suo contributo alle politiche pubbliche di contrasto alle diseguaglianze regionali costituiscono un elemento essenziale per leggere il passaggio dalla doppia convergenza (tra il Sud e il Centro-Nord e tra l'Italia e l'Europa), caratteristica della golden age, alla doppia divergenza (tra il Mezzogiorno e il resto del Paese e tra l'Italia e il centro del sistema economico globale) degli anni più recenti. Il volume ricostruisce queste dinamiche attraverso l'utilizzo di nuove fonti quantitative sugli interventi della Cassa per il Mezzogiorno e dell'AgenSud tra il 1950 e il 1993, in grado di fornire una più accurata ripartizione territoriale e settoriale degli impieghi. Dopo avere presentato un quadro generale delle attività della Cassa, tali fonti sono utilizzate per delineare l'evoluzione economica del Lazio e per raffigurare la doppia frontiera che ha attraversato tra il 1950 e il 1993 questa regione, stretta tra la necessità, da un lato, di riagganciare le aree più avanzate del Paese e, dall'altro, di ridurre i divari tra la Capitale e le province meridionali. Il volume si conclude aprendo a nuove ipotesi di ricerca sull'efficacia degli impieghi della Cassa per la storia d'impresa e sull'eredità dell'intervento straordinario, con la consapevolezza di come la condizione del Mezzogiorno stia sempre più recuperando la sua centralità di grande questione nazionale, inerente non solo all'economia del Paese, ma alla sua stessa tenuta sociale e democratica.