Nuovo cinema tedesco. Da Herzog a Wenders, da Fassbinder a Kluge, analizzati, fotogrammi alla mano, nei loro procedimenti tecnic

Riferimento: 9788875270674

Editore: AUDINO
Autore: Spagnoletti Giovanni, Izzi Alessandro
Collana: Manuali
In commercio dal: 18 Giugno 2009
Pagine: 136 p., Libro in brossura
EAN: 9788875270674
15,00 €
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Descrizione

Il recente successo di film come Good Bye Lenin o il premio Oscar Le vite degli altri ha riportato la cinematografia tedesca al centro dell'attenzione internazionale a circa vent'anni dalla conclusione delta stagione del Nuovo Cinema Tedesco. Molti degli autori contemporanei, infatti, attendano le proprie radici in quel movimento nato a cavallo degli anni Sessanta a seguito della Nouvelle Vague francese, quando un gruppo di giovani registi iniziò a riunirsi sotto l'egida del manifesto di Oberhausen (1962) rivendicando i fasti del passato espressionista ma orientandosi al nuovo, all'origmale, al libero. La differenza, rispetto ai colleghi francesi, stava in una dimensione politica: nel rifiutare il cinema dei padri (ma non quello dei nonni: Fritz Lang o Friedrich Murnau) i film-maker del Nuovo Cinema Tedesco rifiutavano ogni compromissione con l'eredità del nazionalsocialismo. Questo atteggiamento verso il passato si rifletteva anche nei confronti dell'identità nazionale che ogni autore cercava di costruirsi con fatica. Un rapporto di amore e odio con la Heimat, la piccola patria delle proprie radici, vissuta come, realtà dalla quale fuggire per essere liberi, ma a cui fare costantemente ritorno.