Romanzi

Riferimento: 9788807530319

Editore: FELTRINELLI
Autore: Di Ruscio Luigi; Cortellessa A. (cur.); Ferracuti A. (cur.)
Collana: Le comete
In commercio dal: 12 Marzo 2014
Pagine: 551 p., Libro
EAN: 9788807530319
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Descrizione

Luigi Di Ruscio è stato poeta e narratore. Dagli anni cinquanta è stato subito riconosciuto come un talento violento, dissacrante, che si è presto smarcato dall'etichetta sbrigativa di poeta-operaio per costruire una possente, vorticosa avventura letteraria che comincia dentro l'Italia ferita del dopoguerra. Quando Di Ruscio, nel 1957, lascia le Marche per trasferirsi in Norvegia, dove ha lavorato e costruito una famiglia, le sue prose si fanno ancora più intense e febbricitanti. La sua lingua, esiliata, si apre, si scardina, si reinventa. Il ritmo si fa convulso e netto. Non meno di scrittori come Gadda, D'Arrigo, Roversi e Pagliarani, Di Ruscio finisce per dare corpo a opere che, come dice Andrea Cortellessa, recano su di sé le macchie, gli urti, le ferite della storia: termometri sempre in azione, segnavento che non si fermano mai; e che, così a lungo esposti all'infuriare degli eventi, si rivelano anche accumulatori, giacimenti, immensi archivi viventi d'una storia che continua a passare senza essere mai passata del tutto. Palmiro, Cristi polverizzati, Neve nera e Apprendistato, raccolti per la prima volta insieme in questo volume, ben corrispondono a quelle che l'autore ha chiamato memorie romanzesche - una complessa, beffarda immagine dell'Italia degli anni cinquanta, l'unica Italia che lo scrittore ha di fatto conosciuto.