1920s Berlin. Ediz. illustrata

Riferimento: 9783836550505

Editore: Taschen
Autore: Metzger R. (cur.)
Collana: Basic Art
In commercio dal: 13 Aprile 2017
Pagine: 96 p., Libro rilegato
EAN: 9783836550505
15,00 €
Quantità
Non disponibile

Descrizione

Era il decennio delle audaci tele espressioniste, della creatività in editoria, del Bauhaus e dell'opera d'arte totale, dei pionieri della psicologia, dei cosiddetti drag ball, del cabaret, di Metropolis e di Marlene Dietrich, astro nascente del teatro e del cinema muto. Tra le crisi di due guerre mondiali, la Berlino degli anni '20 visse una primavera culturale all'insegna del carpe diem: un tripudio di arte, pensiero e creatività all'avanguardia. Questo libro consentirà al lettore di immergersi nello spirito libero della Berlino della Repubblica di Weimar. Passando in rassegna la produzione di opere esemplari in pittura, scultura, architettura, grafica, fotografia e cinema, scopriremo le innovazioni, le idee e i sogni preziosi che furono al centro di questa irripetibile finestra culturale. Conosceremo i jazz bar e le sale da ballo; i kinos affollati e la moda alla maschietta; i progressi della tecnologia e dei trasporti; le torri della radio e lo sferragliare dei tram e dei treni; gli edifici alti fino al cielo; i capolavori del cinema; e una nuova tipologia di donna che fuma sigarette, porta i capelli corti e si guadagna da vivere da sé. Tra le opere incluse in questo vivace ritratto culturale figurano I giornalisti di Hannah Höch; Mani su macchina per scrivere di Lotte Jacobi; Ritratto della giornalista Sylvia von Harden di Otto Dix; il progetto di Peter Behrens per Alexanderplatz; e L'angelo azzurro di Josef von Sternberg, con Marlene Dietrich nel ruolo dell'artista di cabaret Lola Lola. Pagina dopo pagina, avremo modo di esplorare tanto le aspirazioni utopistiche quanto le più nefaste realtà economiche e politiche che alimentarono i capolavori d'evasione, idealistici o reazionari dell'epoca. Dietro le luci della città e i lustrini degli abiti da sera intravediamo tuttavia l'inflazione, l'alienazione della classe operaia e il fragile consenso politico che aleggiavano su questa età dell'oro e che ne avrebbero presto decretato la fine brutale con l'ascesa del nazionalsocialismo.