Condividuale. Genealogie di un concetto mancato

Riferimento: 9788822922960

Editore: Quodlibet
Autore: Botti C. (cur.), Quarantotto D. (cur.), Stimilli E. (cur.), Valente L. (cur.)
Collana: Quodlibet studio. Filosofia e politica
In commercio dal: 04 Dicembre 2024
Pagine: 192 p., Libro in brossura
EAN: 9788822922960
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Descrizione

Questo lavoro nasce dall'esigenza di analizzare lo statuto di singolarità non indivisibili e perciò aperte a dinamiche relazionali con-dividuali. A partire da competenze e ambiti di ricerca molto diversi, l'obiettivo è quello di metterne in luce le potenzialità, inesplorate perché sopraffatte dalla prevaricazione dell'idea moderna di individuo. Compongono il volume, per un verso, analisi che tengono conto dei mutamenti avvenuti nelle società contemporanee, nelle quali, nonostante l'innegabile presenza di rapporti sociali individualizzanti, ci si ritrova sempre più scissi, sempre più dividui, nell'accezione negativa del termine: soli e isolati, per quanto sempre più connessi in reti digitali astratte. D'altra parte, i contributi qui raccolti tentano di recuperare, a partire da un'indagine genealogica del concetto medievale di dividuo, paradigmi filosofici differenti da quello moderno e capaci di configurare modelli di convivenza alternativi rispetto a quelli dominanti. Qui i dividui, intesi stavolta in un'accezione non alienante bensì costruttiva, si danno come singolarità già sempre abitate da relazioni complesse, appunto con-dividuali. Il libro si divide in due parti. La prima parte - Genealogie - è dedicata alla ridefinizione di alcune categorie della filosofia antica (Claudia Zatta e Diana Quarantotto) e moderna (Alessio Vaccari), con particolare attenzione al concetto medievale di dividuo (Luisa Valente). Questa parte si apre con un saggio di Francesco Remotti, il quale mette a punto l'utilizzo del concetto di con-dividuale, il neologismo da lui precedentemente proposto che ha ispirato questo lavoro. La seconda parte - Indagini - raccoglie differenti riflessioni focalizzate in senso filosofico sulla contemporaneità (Elettra Stimilli), sull'utilizzo, nel dibattito più recente, del transindividuale come proficua categoria antropologico-filosofico-politica (Vittorio Morfino, Carlo Capello e Chiara Bottici), e sull'importanza del punto di vista femminista per una declinazione con-dividuale delle relazioni (Caterina Botti). Introduce questa parte un saggio di Gerald Raunig, autore di Dividuum. Machinic Capitalism and Molecular Revolution, punto di partenza per questa indagine.