Unità della giurisdizione e prosecuzione del processo. Contributo allo studio della translatio iudici

Riferimento: 9788849542325

Editore: Edizioni Scientifiche Italiane
Autore: Fabrizio Giuseppe Del Rosso
Collana: Univ. Bari-Dipartimento di giusrisprudenza. 6° serie
In commercio dal: 30 Giugno 2020
Pagine: 480 p., Libro in brossura
EAN: 9788849542325
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Descrizione

Il sistema giurisdizionale italiano, diversamente da quanto avviene in altri ordinamenti europei, non ha accolto il modello dell'unità organica della giurisdizione, bensì quello opposto del pluralismo giurisdizionale. La funzione di assicurare la tutela dei diritti soggettivi e degli interessi legittimi (art. 24 Cost.) non è, infatti, esercitata soltanto dalla giurisdizione ordinaria, ma anche dalle giurisdizioni speciali (ad esempio, il giudice amministrativo, quello tributario o quello contabile). In un contesto di tal specie, nel quale peraltro le regole sul riparto di giurisdizione sono spesso di difficile interpretazione, può ben accadere che la parte commetta un errore nella scelta del giudice adìto. Quest'errore può riguardare non soltanto la giurisdizione, ma anche la competenza del giudice o l'esistenza di una convenzione di arbitrato. Tuttavia, per lungo tempo la sanatoria dei vizi processuali in parola è stata oggetto di un diverso regime normativo: mentre l'incompetenza del giudice adìto poteva, come può, essere sanata mediante la riassunzione della causa dinanzi al giudice competente (art. 50 c.p.c.), il difetto di giurisdizione comportava la definitiva chiusura in rito del processo. Il contesto normativo è, però, mutato nel 2009, allorquando con l'art. 59 della l. n. 69/2009 il legislatore ha finalmente sancito la possibilità della prosecuzione del processo da un organo giurisdizionale privo di giurisdizione ad un altro organo nazionale munitone. Alla riforma del 2009 hanno fatto seguito gli artt. 11 d.lgs. n. 104/2010 e 17 d.lgs. n. 174/2016 relativi alla translatio iudicii nel processo amministrativo ed in quello contabile. Il quadro evolutivo è stato, infine, concluso dalla Corte costituzionale che con la sentenza n. 223/2013 ha esteso il principio della continuazione del processo anche nell'ambito dei rapporti tra arbitrato e processo. Oggetto di esame è, pertanto, l'istituto della prosecuzione del processo nell'ottica dell'unità e dell'effettività della funzione giurisdizionale.