Raffaello e la Domus Aurea. L'invenzione delle grottesche

Riferimento: 9788891890061

Editore: Mondadori Electa
Autore: Farinella Vincenzo
Collana: Soprintendenza archeologica di Roma
In commercio dal: 01 Dicembre 2020
Pagine: 272 p., Libro in brossura
EAN: 9788891890061
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Descrizione

Una scoperta avventurosa, uno straordinario alfabeto figurativo, un luogo mitico come la Reggia di Nerone, una nuova passerella sospesa ad opera di Stefano Boeri: 5 ingredienti per un evento memorabile, la mostra Raffaello e la Domus Aurea, di prossima apertura. Dalle pagine del catalogo emerge l'eccezionale storia della riscoperta della pitture antica sepolta nelle grotte dell'originaria Domus Aurea di Nerone e la sua interpretazione ad opera del grande pittore. Una storia che comincia intorno al 1480, quando alcuni pittori, tra i primi Pinturicchio, Filippino Lippi e Signorelli, si calano nelle cavità del colle Oppio - definite appunto grotte - per recarsi, alla luce delle torce, ad ammirare le decorazioni pittoriche - da allora chiamate grottesche - di antichi ambienti romani. Intorno alla metà del secondo decennio del Cinquecento, fu però proprio Raffaello a comprendere a fondo la logica dei sistemi decorativi della residenza neroniana, riproponendoli organicamente, grazie alle sue profonde competenze antiquarie, in numerosi capolavori ricordati in questa esposizione, a cominciare dalle Stanze Vaticane. Questa straordinaria invenzione si dipana dalla mano del genio di Urbino per i secoli a venire, fino al XX secolo: dalla scoperta, all'invenzione di Raffaello, alla diffusione delle grottesche in Italia e in Europa tra XVII e XIX secolo, fino alla loro interpretazione, coi medesimi aspetti onirici, ad opera dei Surrealisti.