Come le neuroscienze danno una mano a insegnare a giocare con i piedi. Dieci temi di riflessione sull'apprendimento motorio

Riferimento: 9788860284839

Editore: Calzetti Mariucci
Autore: Riccardo Capanna
Collana: Football
In commercio dal: 01 Dicembre 2016
Pagine: 175 p., Libro in brossura
EAN: 9788860284839
16,00 €
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Descrizione

Da uno schema di base realizzato dall'autore in forma di appunti organizzati per un amico allenatore, si è concretizzata questa proposta sulle teorie dell'allenamento, con richiami importanti ai contributi di numerosi allenatori ed alle risposte ai quesiti posti durante i corsi di aggiornamento dei tecnici attivi nei Settori Giovanili di Genoa e Sampdoria. Il risultato è questo manuale che potrà certamente contribuire alla divulgazione di quei concetti relativi al movimento umano, indispensabili per chi desidera insegnare il gioco del calcio. Il richiamo critico, espresso sin dalla premessa, vuole mettere in guardia gli operatori dal peccato di affidarsi ciecamente a conoscenze scientifiche obsolete, consolidate e accettate spesso solo perché tramandate da esperienze precedenti. Segue la trattazione di 10 temi sulla teoria dell'allenamento, sui quali riflettere per individuare i numerosi concetti che inquinano le attuali conoscenze e di trarne le conclusioni opportune, dopo aver messo a confronto quello che sul campo si fa con quello che invece si potrebbe fare. L'obiettivo finale è quello di sperimentare soluzioni di allenamento non convenzionali, dopo aver approfondito argomenti interessanti di Neuroscienze, accettandone eventuali fallimenti nell'applicazione sul campo da prendere come stimoli e ricominciare, ogni volta, fino ad arrivare ad un'efficace concretizzazione dell'insegnamento proposto sui propri giocatori. Per coloro che per la prima volta si avvicinano al pensiero dell'autore, vengono fornite nozioni di base su alcuni aspetti del funzionamento del cervello, come chiave di lettura per valutare criticamente le modalità tradizionali di allenamento e crearsi nel contempo un pensiero autonomo più adatto a favorire la propria evoluzione.